Assurdo chi balla in discoteca e nega Covid, mentre operatori lavorano a 40° a Ferragosto
Trovo assurdo che c’è chi si diverte ballando in discoteca, negando l’esistenza del Covid e senza nessuna misura di prevenzione, mentre i nostri operatori sanitari trascorrono il ferragosto a fare tamponi a 40 gradi con le tute di protezione per difendere la salute di tutti. Basta ipocrisie o ci mettiamo in testa che non dobbiamo abbassare la guardia oppure i rischi sono molto elevati.

Lo ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che ha commentato così lo sfogo di un infermiere romano e anche, indirettamente, il servizio del Tg1 nell’isola croata di Pag dove una ragazza italiana in discoteca urla:
Non ce n’è più di ‘coviddi’”.
Marco Bellafiore, infermiere del Policlinico Umberto I di Roma, ha pubblicato su Facebook un duro sfogo dopo aver lavorato, anche alla vigilia di Ferragosto, “quasi 5 ore” vestito con la tuta anticontaminazione.
Occorre il rispetto delle misure di prevenzione e lo stop agli assembramenti e l’obbligo di mascherina nei luoghi di maggior frequentazione. Occorre la limitazione dei viaggi nelle aree a rischio.
Domani partiranno i test all’Aeroporto di Fiumicino previsti oltre 2.000 arrivi da zone a rischio. Uno sforzo enorme per la sicurezza dei viaggiatori”, aveva commentato ieri l’assessore D’Amato.
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