E’ STATO LUI HA STUPRATO E UCCISO LA BAMBINA DI 18 MESI
L’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Mariano Comense dopo le indagini della Procura di Como.

Indagini che hanno evidenziato con l’aiuto della consulenza di un medico legale che la piccola non aveva potuto ferirsi così accidentalmente.
Dati che hanno smentito quanto l’uomo, un 25enne di origine romena, aveva raccontato alla madre e alla nonna.
La piccola Sharon Barni era morta la sera dell’11 gennaio scorso, a 18 mesi di età: era in casa con il compagno della madre.
Che aveva chiamato i soccorsi dicendo che la bimba aveva perso conoscenza dopo essere stata colpita alla testa da una stufetta elettrica caduta da un mobiletto.
Ma questa mattina l’uomo, 25 anni, cittadino romeno, è stato arrestato dai carabinieri della Tenenza di Mariano Comense, accusato di morte derivante da maltrattamenti e da violenza sessuale.
L’autopsia, svolta da medico legale di Bergamo, dopo la piccola era morta.
Il trasporto all’ospedale Papa Giovanni in condizioni drammatiche, ha evidenziato una quantità di lesioni compatibili con traumi contusivi in diverse zone del corpo.
Oltre a lacerazioni delle zone genitali.
Su richiesta del sostituto procuratore di Como Antonia Pavan, il gip Andrea Giudici ha emesso la misura cautelare.
La versione dell’uomo non ha retto. La stufa caduta per sbaglio che le era finita addosso e che lei stessa avrebbe fatto cadere da una scarpiera. La nonna materna, tra l’altro, due ore dopo il presunto incidente, aveva trovato la nipote priva di sensi. Sharon aveva la maglietta sporca di vomito. La nonna aveva sollecitato il compagno a chiamare il 118. Cosa che lui, invece, per due ore, si era guardato bene dal fare. La bambina aveva anche lesioni al labbro che il compagno cercava di confusamente di giustificare attribuendole alla caduta o a un urto.