Vecchi riti, qualcuno sa di cosa si tratta? La soluzione

Il malocchio è una tradizione popolare molto radicata e dalle origini antichissime. Cornelio Agrippa ne parlava dettagliatamente all’interno della sua opera La Filosofia Occulta. Il significato del termine malocchio è “occhio che getta il male”.
Secondo la scienza questa credenza è una forma di superstizione radicata in maniera maggiore in specifiche aree culturali. Il sintomo principale del malocchio, “l’uocchie ncuolle” (gli occhi addosso, come viene detto comunemente in dialetto) è il mal di testa.
La persona “presa ad occhio” comincia a star male, ad agitarsi, dorme male, ha nausea, in certi casi vomito.
La causa principale del malocchio sono sentimenti quali invidia, gelosia o maldicenze quindi può essere anche involontario.
A volte basta un semplice complimento o uno sguardo di ammirazione provenienti da persone poco fidate, a far giungere alla convinzione di essersi presi il malocchio. L’eventuale mal di testa che sopraggiunge ne è la manifestazione materiale.
A questo punto non resta che recarsi da qualcuno capace di togliere il malocchio, ricorrendo a particolari riti. Generalmente si tratta di donne piuttosto anziane che tramandano poi il loro “potere” a persone di loro fiducia, solitamente familiari disposti ad accettare il lascito e a mantenere il segreto.
Esistono vari riti, più o meno simili, per diagnosticare ed eliminare il malocchio, il più diffuso utilizza acqua e olio. Il rito dell’olio.
La persona col mal di testa sospetto sta seduta, il guaritore riempie un piatto fondo con acqua, e con questo stesso piatto traccia tre volte.
Il segno della croce verso la fronte del “paziente”, pronunciando mentalmente o sottovoce le parole segrete che solo lui conosce.
Poi traccia su sé stesso tre volte il segno della croce, e ancora, toccando i bordi del piatto (alto, basso, sinistra, destra) con le dita.
Ripetutamente, esegue la croce mentre, sempre mentalmente, ripete le altre parole che compongono la “formula” segreta, ripetuta tre volte.
Ora si è pronti per la “diagnosi”: vengono versate nel piatto con l’acqua alcune gocce d’olio d’oliva, prelevate col dito da una tazzina o altro contenitore precedentemente preparato e si osservano le gocce man mano che vengono versate nell’acqua: se si spandono, se l’olio si allarga, vuol dire che la persona ha effettivamente il malocchio.
A volte capita che l’olio addirittura scompare, a contatto con l’acqua: in questo caso significa che la persona ci ha “dormito sopra”, sono passati diversi giorni da quando ha beccato il malocchio, per cui è più difficile da eliminare. Se invece l’olio si spande poco, vuol dire che è una cosa recente e va via presto, generalmente.